venerdì 14 dicembre 2012

Minestre e zuppe calde per l’anima e… per il corpo

Care amiche,


l’inverno si sta facendo sentire e per contrastare gli effetti del freddo ed evitare i malanni di stagione è bene curare sempre l’alimentazione!

Anche la stagione fredda, infatti, è ricchissima di cibi che possiamo consumare in abbondanza traendone grandi benefici.

Tra gli ortaggi ricordiamo le barbabietole (fonte di vitamina B12), broccoli, cime di rapa, carciofi, cardi, carote, cavolfiori, cavolo nero, cavolo cappuccio, crauti, verze, cavolini di Bruxelles, cicoria, coste, erbette, catalogna, catalogna cimata, finocchi (un toccasana a fine pasto per facilitare la digestione), indivia, porri, radicchio, rafano, rapa, daikon, sedano, sedano rapa, spinaci, topinambur, zucche.

Tra i frutti primeggiano ovviamente tutti gli agrumi (arance, mandarini, clementine, mandaranci, pompelmi), i kiwi (ricchissimi di vitamina C), i cachi, le mele e le pere, e la frutta secca.

Come scrivo nel mio libro Mangiare senza Ingrassare, la frutta secca, spesso ingiustamente temuta per il suo carico di calorie, è un toccasana per la sana alimentazione perché, se consumata con moderazione dopo pasta, riso, pane, pizza per esempio, ne abbassa drasticamente l’Indice Glicemico e quindi non fa ingrassare!

Inoltre, non dimenticate che noci, nocciole mandorle, anacardi, pistacchi, arachidi, noci di Macadamia, noci dell’Amazzonia eccetera contengono fitosteroli (ormai ritenuti importanti nella prevenzione delle malattie cardiovascolari perché abbassano il livello del colesterolo cattivo, LDL), alcuni acidi grassi fondamentali (gli Omega 3 e Omega 6) e antiossidanti utilissimi per contrastare l’invecchiamento cellulare, per non parlare del loro contenuto di Selenio, Magnesio e vitamina B3.

Insomma: non abbiate paura di finire un pasto con 3 noci e 2 mandorle o qualche nocciola e pistacchi (non salati mi raccomando!). Anzi, cercate anche di introdurre nella vostra alimentazione altri semi e oli nobili come i semi e l’olio di lino, i semi di girasole e di zucca che contengono ottime quantità di Omega 3 e Omega 6.

Ma veniamo alla ricetta di oggi.

In questi giorni sto riscoprendo il piacere delle minestre e delle zuppe e quindi vi propongo un bel minestrone di stagione! Vi riscalderà la pancia e l’anima, dandovi una sferzata di vitamine e Sali minerali, fibre e liquidi.

Ingredienti:

1 zucchina

1 carote

1 pezzetto di sedano

1 patata

qualche foglia di erbette

qualche foglia di verza
un pezzo di zucca

mezzo porro tagliato a rondelle

un po’ di cavolfiore bianco

uno spicchio d’aglio senza l’anima

una manciata di lenticchie

una manciata di ceci

una manciata di fagioli borlotti (se usate i legumi secchi dovete metterli in ammollo in acqua fredda la notte prima)

una manciata di fagiolini e una manciata di piselli surgelati

30 grammi di riso integrale

Un cucchiaio di concentrato di pomodoro o 2 cucchiai di passata

prezzemolo

salvia

rosmarino

un cucchiaino di peso genovese

olio extravergine d’oliva
Preparazione

Lavate le verdure, pulitele e tagliatele a tocchetti.

Mettete in una pentola alta con coperchio che chiuda bene, aggiungete anche il riso integrale e cuocete a fuoco moderato per 20 minuti.

Aggiungete la passata o il concentrato di pomodoro.

Quando il riso è quasi cotto, aggiungete gli aromi tritati col coltello (prezzemolo, salvia e rosmarino) e aggiungete anche il cucchiaino di peso genovese.

Spegnete il gas e aggiungete un bel cucchiaio di olio extravergine d’oliva e, se vi piace, una spruzzata di parmigiano grattuggiato.

Buon appetito!



venerdì 10 agosto 2012

A QUALCUNO PIACE... VIOLA!


Care bloggers, amiche e semplici curiose,

l’estate è una stagione meravigliosa, ricca di prodotti gustosi da cucinare con leggerezza e da gustare senza sensi di colpa e con grandi benefici per il nostro organismo, messo a dura prova dal caldo.
Se siete a casa dal lavoroe avete un po’ di tempo per cucinare e prendervi cura di voi stesse, vi consiglio di acquistare il mio libro Mangiare senza ingrassare! che è in vendita come e-book su www.amazon.it ed è sempre in promozione a soli 5,41 €. Qui troverete tante tante ricette superlight e a basso Indice Glicemico per approfittare dell’estate per rimettervi in forma!

Oggi parliamo di una vera regina dell’estate: la Melanzana, col suo colore viola intenso e la sua alcalinità, molto positiva per il nostro metabolismo.
La pianta è originaria dell’India e fu portata in Europa dagli Arabi già in epoca medievale.
La melanzana è “la leggera” per eccellenza: pochissimi glucidi, grassi e proteine ma tante fibre (soprattutto quelle contenute nella buccia viola, che è commestibile, sempre previa cottura), acqua, vitamine A, C, tannini e sali minerali come calcio, fosforo e potassio che la rendono adattissima a perdere peso e a regolare i livelli di colesterolo nel sangue e la pressione arteriosa.

Ma veniamo subito alla ricetta del mese, nella quale ci concederemo un ingrediente gustoso un po’ sopra le righe:

Barchette intagliate

Ingredienti per 4 persone:
4 melanzane violette lunghe
Prezzemolo fresco
Due spicchi d’aglio
Pecorino Romano DOP
Olio extravergine d’oliva
4 pomodorini ciliegini Pachino DOP (facoltativo)
Pepe nero (facoltativo)

Preparazione:
Tagliate le melanzane a metà in modo da ricavare come due barchette.
Incidete la polpa abbastanza in profondità creando un reticolo.
Cospargete la polpa con un po’ di sale grosso, capovolgete le barchette su una graticola o in uno scolapasta e fatele stare così per circa 30 minuti. Se le melanzane sono belle fresche e appena comprate o raccolte, bastano 10 minuti. Questo procedimento consente di eliminare l’acqua in eccesso, sbiancare la polpa e togliere un po’ del sapore amaragnolo che a qualcuno può non piacere.
Passato questo tempo, rimuoviamo il sale in eccesso, sciacquiamo un pochino le melanzane e iniziamo a farcire le nostre barchette:
- pulite l’aglio (fresco, mi raccomando!) eliminando anche l’anima (il germoglio interno che lo può rende difficile da digerire) e tagliatelo a fettine;
- lavate e tagliate il prezzemolo grossolanamente con un coltello (non tritatelo con la mezzaluna!)
- tagliate qualche scaglia di Pecorino Romano;
- in fine, inserite tutti questi ingredienti nelle fessure del reticolo che avete inciso nella polpa delle melanzane in modo che siano uniformemente distribuiti.
- Aggiungete un filo di olio extravergine d’oliva e, se vi piace e non vi crea problemi intestinali, un pizzico di pepe nero.
- Potete anche aggiungere 4 pomodorini Pachino DOP a pezzetti se volete dare un po' di colore.

Tipicamente le barchette andrebbero cotte in forno a 180 gradi per circa 30 minuti.

A proposito: controllate sempre la cottura perché può variare molto in base al tipo di melanzana e al tipo di forno che avete. Dovete vedere la melanzana appassirsi un po’ e l’acqua di cottura asciugarsi. Potete sempre aprire il forno e controllare a che punto sono per essere sicure. L’importante è non bruciarle!

Dicevamo che andrebbero cotte al forno ma, considerando che in gran parte d’Italia in questi giorni ci sono più di 40°, direi che le possiamo mettere in una bella padella quadrata con fondo in ceramica e coprirle con la carta argentata in modo che il calore rimanga uniforme e più concentrato. Anche in questo caso potete alzare il foglio d’alluminio dopo una ventina di minuti per controllare la cottura.

Buon appetito e buona estate a tutte!



martedì 3 luglio 2012

L'insostenibile leggerezza del pollo


Care amiche, bloggers e semplici curiose,


anche oggi mi sono liberamente ispirato ad un’opera artistica (un famoso romanzo di Milan Kunder, “L’insostenibile leggerezza dell’essere”) per proporvi una ricetta leggera leggera ma nutriente e molto gustosa.

Protagonista indiscusso della ricetta è il pollo, biologico però!

Il pollo da allevamento biologico infatti non è allevato in batteria ma all’aperto, in pascoli ricoperti d’erba dove può razzolare liberamente e “farsi i muscoli”, al contrario delle migliaia di poveri polli in batteria che vivono immobili in spazi ristrettissimi e non vedono mai la luce del giorno.

Proprio le caratteristiche dell’allevamento fanno sì che la carne del pollo bio sia meno grassa e abbia un valore nutrizionale più elevato, in particolare possiede una maggior quantità di ferro (il doppio rispetto a un pollo allevato tradizionalmente: 6,4 mg/kg vs 3,4). Se infatti gli animali non si muovono mai la loro carne è bianchiccia e molliccia, poco irrorata dai vasi sanguigni e quindi povera di ferro.

Nella carne di pollo bio troviamo anche buone quantità di Omega 3, vitamina E (9,2 mg/kg vs 2,8 del pollo tradizionale), polifenoli, carotenoidi e collagene.

Gli altri attori della ricetta in ordine di apparizione sono:

• l’olio extravergine d’oliva, ricco di carotenoidi (responsabili del colore verde/giallognolo dell’olio), vitamina A e vitamina E;

• la cipolla rossa di Tropea IGP*, dalla forma tipicamente allungata e il sapore dolce, che contiene vitamina C, vitamina E, ferro, selenio, iodio, zinco e magnesio;

• gli aromi: rosmarino, salvia, prezzemolo, basilico, timo, maggiorana, rinfrescanti e digestivi;

• e guest star: il pomodoro fresco, che deve sempre essere ben maturo e che è ricco di di vitamina C, di Beta-carotene e potassio ma soprattutto di licopene, un pigmento ormai riconosciuto come ottimo agente per la prevenzione delle patologie tumorali. Per questa ricetta consiglio i meravigliosi Pomodori Pachino siciliani IGP* a grappolo o ciliegini, come preferite voi.

Ma veniamo alla ricetta!

Pollo bio agli aromi

Ingredienti per 4 persone

280 g di pollo biologico a pezzi

Mezza cipolla rossa di Tropea IGP

6/7 Pomodori Pachino IGP varietà a grappolo o ciliegini ben maturi

Un bel mazzetto di aromi: rosmarino, salvia, prezzemolo, basilico, timo

Olio extravergine d’oliva (2 cucchiai)


Mezzo bicchiere di vino bianco secco

Preparazione

Lavate i pomodorini e fateli a pezzetti conservando anche il succo che ne esce mentre li tagliate.

Sciacquate il vostro mazzetto di aromi e sminuzzateli grossolanamente a mano (non tritateli!).

Togliete il sottile velo secco che riveste la cipolla di Tropea, tagliatela a metà e affettatela a vostro piacimento.

In una padella abbastanza ampia, mettete 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, la cipolla, il pollo e gli aromi.

Fate rosolare per circa 10/15 minuti mescolando spesso, fino a quando il liquido rilasciato dal pollo si è asciugato.

A questo punto sfumate col vino bianco secco e fate asciugare, avendo cura di mescolare sempre il tutto.

Quando il vino è evaporato potete aggiungere i pomodori Pachino a pezzetti e il loro succo.

Lasciate insaporire per altri 15 minuti circa.

Se vi sembra troppo asciutto, aggiungete un po’ d’acqua a vostro piacimento.


Buon appetito!





*IGP: significa Indicazione Geografica Protetta e il marchio deve essere presente sui prodotti denominati IGP. Fate attenzione!

mercoledì 13 giugno 2012

IL POSTO DELLE FRAGOLE

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,


già nel precedente post abbiamo parlato delle meravigliose proprietà delle fragole e ora, prima che questo delizioso frutto lasci il posto a ciligie, albicocche e pesche, vogliamo dedicargli una ricetta dolce (e vogliamo anche ricordare il bellissimo film di Ingmar Bergman che mi ha ispirato questo titolo).

E’ una ricetta facile facile ma di grande effetto e con un valore nutrizionale elevato in quanto le fragole contengono vitamina C, sali minerali, sostanze antiossidanti e principi attivi immunostimolanti, antibatterici e antivirali. A questo aggiungiamo le proteine nobili della ricotta e il potere digestivo e rinfrescante della menta e poi una New Entry: lo sciroppo d’agave!


Si tratta di un concentrato dolcificante estratto dall’agave blu, una pianta originaria del Messico e già utilizzata dagli Aztechi.
E’ molto fluido e ha un sapore neutro, che lo rende adatto a dolcificare piatti molto delicati e aromatici.

Lo sciroppo d'agave è facilmente solubile e dolcifica quasi il 25% in più rispetto allo zucchero bianco (raffinato). E’ composto per il 90% da fruttosio e quindi ha un Indice Glicemico medio-basso (ovviamente dipende molto dalle quantità!).
Possiamo quindi goderci una pausa dolce senza sensi di colpa!


Coppa di fragole senza peccato
Ingredienti per 4 persone
300 g di fragole
4 pere coscia mature
150 g di ricotta di pecora (o di capra)
20 g di granella di pistacchi tostati (non salati)
2 cucchiai di sciroppo d’agave
succo di 1/2 limone
16 di foglie di menta fresca (circa)

Preparazione


Sbucciate le pere, tagliatele a spicchi sottili, bagnatele con il succo di limone. Dividete gli spicchi in 4 coppette come per rivestirle dall'interno.
Lavate e tagliate le fragole a spicchi e disponetele al centro delle coppe già rivestite dagli spicchi di pera. Tenete da parte 16 spicchi di fragole per la decorazione finale.
Lavorate con un cucchiaio la ricotta con i 2 cucchiai d’agave e la granella di pistacchi. Fate in modo che la texture della ricotta sia soffice e che il succo d’agave sia ben distribuito.
Formate 4 palline di ricotta (potete usare sia un cucchiaio sia la macchinetta per fare le palline di gelato) e mettetene una al centro di ogni coppetta sulle fragole.
Disponete a croce 4 spicchi di fragola su ogni pallina di ricotta come decorazione e, se volete, aggiungete ancora un po’ di granella di pistacchi.
Decorate ulteriormente con le foglie di menta.
L’idea è quella di ottenere una sorta di fiore con le fragole e di fare le foglioline con la menta ;-)

lunedì 21 maggio 2012

RISOTTO SUPERVERDE

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

siamo ormai a primavera inoltrata (anche se il meteo non è molto clemente) e abbiamo quindi a disposizione tanti nuovi ortaggi e legumi che attendono solo di essere cucinati!
Avete già riempito le sporte di asparagi, fave, piselli, barba di frate? Avete già fatto scorpacciate di fragole e nespole? Ne sono quasi sicuro, è impossibile resistere alle fragole (a meno che non sia allergico naturalmente). Le fragole hanno infatti un profumo caratteristico e un caratteristico sapore piacevolmente dolce anche se contengono poco zucchero (IG circa 40 = basso), inoltre sono ricche di acqua e vitamina C quindi sono un ottimo antiossidante.
Ma oggi voglio proporvi una ricetta classica: il risotto con gli asparagi ma non solo con le punte perchè anche il gambo è buono e fa bene! 
L’asparago è ricco di polifenoli, potassio calcio e rutina (che mantiene sani i capillari), svolge un’ottima azione diuretica e drenante e quindi aiuta a combattere la ritenzione idrica. Contiene grande quantità di eterosidi solforati e oli essenziali (zolfo) che esplicano un'azione antinfiammatoria, cardiotonica, ipotensiva, espettorante, diuretica, antidiabetica e antiparassitaria.

Solo una nota doverosa: l'elevato apporto di acidi urici rischia di aggravare (soloper chi già ne soffre) gotta, cistiti, prostatiti, calcolosi renali. Attenzione anche alla presenza di nichel e acido acetilsalicilico per chi è allergico.
Detto questo, possiamo metterci a cucinare!


RISOTTO AGLI ASPARAGI

Ingredienti per 4 persone:

280 g di riso integrale

Olio extravergine d’oliva

1 cipollotto fresco

Un mazzetto di asparagi freschi (verdi o violetti)

Brodo vegetale (in alternativa dado bio senza glutammato e senza sale aggiunto)

Parmigiano stagionato 24 mesi


Preparazione

Prima di tutto il riso integrale:

Calcolate due tazze d’acqua per ogni tazza di riso. Versate l'acqua e il riso in una pentola, coprite e portate a ebollizione. Abbassate il fuoco e fate cuocere per 40 minuti in pentola normale, oppure per 20-25 minuti in pentola a pressione (calcolando il tempo dal fischio).
Lavate con cura gli asparagi e tagliate via la parte dura e bianca vicina alla radice. Prima della cottura, immergeteli per 5 minuti in acqua gelata.
Cuoceteli per 10 minuti al vapore e tenete l’acqua di cottura. Per una cottura ottimale sarebbe bene mettere gli aspragi in piedi, in modo che cuocia di più la parte più dura e le punte (in alto) restino solo scotatte. Tagliate via le punte e conservatele.

Frullate i gambi con un minipimer, aggiungendo un cucchiaio dell’acqua di cottura se necessario. Dovete ottenere una crema densa. Tenetela da parte, questo è l'ingrediente che renderà il vostro risotto suoerverde e supercremoso ;-)
Preparate il brodo vegetale con l’acqua di cottura degli asparagi, sedano, cipolla, carota, zucchina e un cucchiaio di passata di pomodoro da aggiungere alla fine. In alternativa potete usare il dado come indicato negli ingredienti, ma sempre sciolto nell’acqua di cottura degli aspargi.
In una pentola con fondo spesso mettete l’olio e il cipollotto affettato, fate rosolare, aggiungete il riso precedentemente cotto.
Aggiungete progressivamente il brodo mescolando sempre (il tutto deve cuocere per circa 20 minuti).

A 10 minuti dalla fine della cottura aggiungete la crema fatta di asparagi frullati e continuate a mescolare aggiungendo ancora un po’ di brodo se necessario.
A 5 minuti dalla fine della cottura, aggiungete le punte degli asparagi.
Spegnete il gas, aggiungete un filo d’olio extravergine, una bella spolverata di Parmigiano e fate riposare due minuti col coperchio.

Buon appetito!



venerdì 30 marzo 2012

BASSO INDICE GLICEMICO, ALTA SODDISFAZIONE: ORZOTTO PRIMAVERILE

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

la primavera è iniziata e ci prepariamo a salutare i grandi alleati della cucina sana dell’inverno:  broccoli, cime di rapa, carciofi, cardi, catalogna, cavolfiori, cavoli di ogni tipo, verza, crauti, cicoria e cicorino, coste, crescione, porri, spinaci e zucca; kiwi, arance, mandarini, mandaranci, mele e pere.

Abbandoniamo gradualmente questi prodotti e iniziamo a consumare la verdura e la frutta di aprile: asparagi, fave, piselli freschi, piselli piattoni, ortiche, barba di frate, crescione, cipollotti, ravanelli; fragole e nespole. Naturalmente abbiamo sempre a disposizione carote, sedano e finocchi, kiwi e agrumi tardivi.

Questo è il momento giusto per depurarsi e riattivare l’organismo con verdure e frutta fresca.
A questo proposito vi consiglio i germogli: un concentrato di vitamine e sali minerali utilissimi per rimettersi in pista.
Nei comuni supermercati potete trovare facilmente i germogli di soia; nei negozi biologici potete trovare fantastici mix antiossidanti (crescione, trifoglio, alfalfa, fieno greco per esempio) e, se volete, potete anche provare a coltivarli voi stessi scegliendo i semi che più vi piacciono. Particolarmente gustosi sono i germogli di rucola e ravanello: crescono in fretta e sono piacevolmente amarognoli e depurativi.
Un’unica raccomandazione: consumateli crudi! Conditi solo con olio e un po’ di limone e aggiunti alle insalate fresche vi faranno apprezzare il piacere delle cruditeè ;-)
Non dimentichiamo poi le meravigliose erbe aromatiche che possiamo utilizzare fresche: melissa, timo, rosmarino, menta.



E allora, per iniziare bene la primavera vi propongo una ricetta a base di orzo integrale, un cereale antichissimo che ha proprietà rinfrescanti e disintossicanti, adattissimo ai bambini, facile da digerire e a basso Indice Glicemico.
Attenzione che sto parlando di ORZO INTEGRALE e non perlato (quello cui viene tolta la buccia che ricopre il chicco). Per cucinarlo ci metterete molto più tempo ma mangerete un alimento integro, completo di tutte le sue migliori proprietà. Se proprio non trovare quello integrale o se l’idea vi scoraggia, potete usare anche l’orzo mondato (decorticato) o addirittura l’orzo perlato (l'Indice Glicemico è comunque medio-basso).
L’orzo integrale va lasciato in ammollo per un giorno intero e poi va cotto per un’ora e mezza con l’acqua di ammollo.
L’orzo decorticato va lasciato in ammollo la notte prima di cucinarlo e cuoce in circa 45 minuti; l’orzo perlato non necessita di ammollo e cuoce in circa 35 minuti.
Ricordate di tenere l’acqua di cottura dell’orzo per farci il brodo vegetale ;-)

ORZOTTO PRIMAVERILE AGLI AROMI

Ingredienti per 4 persone:

280 g di orzo già cotto
Olio extravergine d’oliva
1 cipollotto fresco
Timo
Maggiorana
Salvia
Rosmarino (foglie e fiori)
Brodo vegetale (in alternativa dado bio senza glutammato e senza sale aggiunto)
Parmigiano stagionato 24 mesi

Preparazione

Preparate il brodo vegetale con l’acqua di cottura dell’orzo, sedano, cipolla, carota, zucchina e un cucchiaio di passata di pomodoro da aggiungere alla fine. In alternativa potete usare il dato come indicato negli ingredienti.

In una pentola con fondo spesso mettete l’olio e il cipollotto affettato, fate rosolare, aggiungete l’rozo precedemente cotto (o quello perlato solo sciacquato) e mescolate per qualche minuto.

Aggiungete progressivamente il brodo mescolando sempre. Il tutto deve cuocere per circa 20 minuti.

A circa 5 minuti dalla fine della cottura, aggiungete le erbe aromatiche che avrete precedentemente sciacquato e tritato. Ricordate che l'orzo non diventa "molle" come il riso raffinato, il suo chicco rimane decisamente più compatto e sodo, quindi non spaventatevi se lo trovate ancora un po' al dente.

Spegnete il gas, aggiungete un filo d’olio extravergine, una bella spolverata di Parmigiano e fate riposare due minuti col coperchio.

Consiglio dello chef: la base della ricetta si può variare anche usando la borraggine o le zucchine novelle con i loro fantastici fiori e lo zafferano ;-)

Buon appetito!


martedì 3 gennaio 2012

"MANGIARE SENZA INGRASSARE!" E’ ARRIVATO IN FORMATO E-BOOK!

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

vi annuncio che è uscito Mangiare senza ingrassare!, il mio nuovo saggio in formato e-book, che potete acquistare e scaricare comodamente da casa vostra collegandovi al sito di Amazon http://www.amazon.it/, la nuovissima piattaforma creata per i lettori nazionali, interamente in italiano.

Il link con cui potete facilmente raggiungere Mangiare senza ingrassare! è il seguente:

Mangiare senza Ingrassare! e-book Amazon

Come potrete constatare, c’è un altro aspetto interessante in quest’iniziativa: il prezzo!!!
Potrete infatti acquistare Mangiare senza ingrassare! a soli € 5,41.

Gli e-books di Amazon, inclusi i miei ovviamente, si possono leggere su Kindle, iPad, iPhone e Android, Mac e Pc.

Gli e-books sono eco-logici (niente più spreco di carta per la stampa!), eco-nomici (in tempi di crisi, abbattono di molto il prezzo di copertina!), non occupano spazio fisico in casa o in borsa (pensate a quante centinaia di libri potete portarvi dietro solo con un e-book reader!), il carattere può essere ingrandito o rimpicciolito a vostro piacimento (niente più caratteri microscopici che fanno “strizzare gli occhi”!). E questi sono solo alcuni dei principali vantaggi che il nuovo formato del libro digitale offre ai lettori!

Dopo questa parentesi tecnica, veniamo al contenuto del libro!
Dopo il successo di “Io sono ciò che mangio”, ho voluto approfondire le molte tematiche già espresse in quel libro, predisponendo i nuovissimi KronoMenù, adatti al singolo e/o alla famiglia, nei quali sono illustrati pasti semplici, gustosi, che saziano e che, soprattutto, non fanno ingrassare. Infatti, se ben ricordate quanto ho scritto precedentemente, non occorre pesare quanto si mangia, non occorre fare la conta delle calorie, occorre, invece, rivolgersi alla Tradizione culinaria mediterranea che ci viene incontro dandoci i cibi giusti per non ingrassare e per stare in forma ed in salute.
Quello che dovrete imparare a fare, e il mio libro vi darà tutti gli strumenti per farlo, è combinare, nello stesso pasto o nell’arco della stessa giornata, alimenti che danno come risultato un Indice Glicemico medio-basso, evitando di assumere i deleteri zuccheri raffinati e riducendo drasticamente l’uso smodato del sale da cucina; il primo perché causa un picco d’insulina nel sangue e il secondo perché alza troppo la pressione, come ci hanno sempre insegnato i medici e i nutrizionisti. Leggendo questo libro, scoprirete che un buon caffè senza zucchero riduce il carico glicemico di un pasto, come confermato recentemente da alcuni scienziati, e che l’acidità dell’olio extra-vergine di oliva fa lo stesso effetto quando lo si abbina ad un abbondante piatto di pasta integrale al mattino. Imparerete che la verdura, quella non zuccherina, e la sua fibra sono utilissime a non farvi prendere peso e che la frutta, con i suoi benefici antiossidanti, va assunta solo al mattino…
Nel nuovo saggio, poi, vi illustro anche tutta la fase del mantenimento del peso ottimale raggiunto e vi do alcune ricette, anche di dolci, facili da preparare, nei quali lo zucchero è sostituito da un po’di fruttosio, per i giorni di festa e la domenica.

E che dire di più, per il momento, se non invitandovi a:

1. diffidare delle imitazioni (sono in molti a copiarmi)

2. allontanare da voi i cibi e i libri spazzatura

affinché siate sempre più consapevoli e più responsabili della vostra salute, divenendo esperti in una materia, l’alimentazione, che vi riguarda direttamente e che è tutt’uno con la vostra vita biologica. Con l’aiuto di questo mio manuale, non avrete più bisogno di delegare ad altri la competenza in questa materia, cosicché non sarete propensi a rivolgervi ai tanti guru della “dieta della malora” che, spesso, senza essere medici o specialisti, vi prescrivono improponibili diete, spillandovi un mucchio di quattrini e danneggiandovi la salute.
Non dimenticate che i miei libri sull’alimentazione non sconfinano mai nel campo medico, non pretendono di insegnare come dimagrire e non intendono guarire patologie legate all’alimentazione. Sono rivolti invece a chi è in salute, a chi vuole conoscere i capisaldi di un’alimentazione responsabile e a chi si vuole fermare un minuto prima di avere bisogno di una dieta medicale. I miei libri sull’alimentazione hanno lo scopo di farvi partecipi delle mie scoperte, delle mie esperienze personali, di ciò che ho testato su me stesso ma vogliono anche raccontarvi tutto ciò che vi viene appositamente tenuto nascosto, perché ritengo che la conoscenza in un determinato settore, in questo caso nel settore dell’alimentazione, non debba essere tenuta chiusa in un cassetto ma debba essere resa pubblica per il miglioramento delle condizioni di vita di tutti gli essere umani.

Con cordialità, stima ed affetto,

il vostro dott. Michele Allegri