lunedì 11 giugno 2018

SOS INTESTINO: CREMA DI ZUCCA E ZENZERO..RIGOROSAMENTE ALLA MATTINA!!




Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

quando le stagioni si fanno più calde, o  verso la fine della primavera o in estate, il nostro intestino è soggetto a molte enterocoliti. Come ho scritto nel mio saggio, formato e-book, “Mangiare senza ingrassare”, la Natura ci viene incontro. Ho quindi pensato di darvi questo consiglio alimentare, per far stare bene il vostro intestino e contemporaneamente non farvi ingrassare neanche di un etto, purchè la mangiate a colazione!
Si tratta di una crema di zucca e zenzero che vi allieterà sia il palato che l’occhio (con l’inconfondibile colore giallo-arancione). 
Nonostante la zucca sia molte dolce, e quindi mangiabilissima alla mattina, il suo Indice Glicemico è medio, cioè 64.
Anche se non è di questa stagione, quest’ortaggio ha delle peculiarità che vi faranno stare bene: contiene vitamine A-B-C, è antiossidante, fa bene alla pelle in quanto contiene betacarotene ( molto utile per chi voglia avere una bella tintarella al sole), contiene zinco e selenio ( contro l’invecchiamento cellulare), è ricca d’ acqua e potassio ( molto utile quando si suda). 
La sua proprietà principale è che riequilibria il microbiota intestinale. Molto utile soprattutto per i bambini che in estate sono soggetti spesso a mal di pancia…
A questa crema di zucca ho voluto aggiungere lo zenzero, quest’ antica pianta erbacea dell’estremo oriente. Il motivo è semplice: da un gusto molto fresco alla zucca oltre ad avere effetti benefici provati contro varie forme di mal di testa che, come si sa, col caldo tendono ad aggravarsi. Inoltre aiuta moltissimo nella digestione.

Ed ecco come preparare questo piatto:

Prendete un pezzo di zucca tipo “delica” che ha una consistenza pastosa, sbucciatela, fattela a pezzetti. Poi in un pentolino mettete un bicchiere d’acqua minerale, mezza costa di sedano, 1 pezzettino di zenzero sbucciato, tre foglie di salvia secca, 1 cucchiaino di curcuma (potente antinfiammatorio). Cuocere finche l'acqua non bolle poi aggiungere i pezzi di zucca finché non si sfalda. Continuare la cottura e poi frullare. Farla raffreddare per trenta secondi ed aggiungere olio extra-vergine di oliva. Alla fine mettere un pugno di semi di lino (sempre utile per l'intestino), come nell' immagine del mio piatto, a forma di cuore, questo indicherà che state facendo qualcosa di buono per il vostro organismo e quindi vi volete bene.

Mangiatene quante volete alla mattina, anche due o tre piatti, non solo non ingrasserete, ma vi farà diminuire di peso, consentendovi di avere sazietà fino all’ora di pranzo e l’energie giuste per affrontare la giornata

Buona colazione!

Un salutone dal vostro dr. Michele Allegri

PS: per chi volesse chiedermi delle informazioni o delucidazioni, non esiti a scrivermi a kronoalimentazione@gmail.com

venerdì 27 aprile 2018

Carboidrati che non fanno ingrassare: conosciamo il Bulgur

Care amiche, amici, bloggers e semplici curiosi, 
oggi vorrei parlarvi del bulgur, un ingrediente orientale che sto imparando ad amare in cucina per ricette veloci e leggere ma anche molto nutrienti e che non fanno ingrassare.
Il bulgur è fatto frumento integrale sottoposto ad un particolare processo di lavorazione: i chicchi di grano duro appena germogliati vengono cotti al vapore, fatti seccare e infine triturati per ottenere i caratteristici grani, che possono essere più o meno grossi.
Essendo un alimento precotto, è molto veloce da cucinare è facilmente digeribile e sazia molto.  È ottimo anche per l’alimentazione delle donne in gravidanza e dei bambini grazie al buon contenuto di vitamina B e folati e sali minerali come potassio, magnesio, fosforo, ferro.
Derivando dal frumento integrale e completo di germoglio, è ricco di fibre ed è quindi adatto a chi soffre d’intestino pigro, se poi lo cucinate con verdure al vapore o saltate amplificate questo benefico effetto.
Essendo frumento, contiene glutine e carboidrati complessi ma la buona notizia è che il suo indice glicemico (pari a 48) è decisamente più basso rispetto ad altri carboidrati quindi possiamo introdurlo nella nostra alimentazione sana senza paura di ingrassare.

Si può cucinare in mille modi, io questa volta l’ho fatto con i funghi pioppini, che sono molto gustosi e sono di stagione dall’inizio della primavera fino alla fine dell’autunno e hanno il grande pregio di essere alcalini. I funghi li ho trovati al supermercato, il bulgur invece l’ho comprato nel mio negozio bio di fiducia.
È sempre meglio usare alimenti integrali da agricoltura biologica perché, mantenendo appunto il seme nella sua interezza, siamo sicuri che non sia stato trattato con troppi prodotti chimici).

Ecco una speciale ricetta della Domenica per due persone, una delle cento che sono contenute nella nuova edizione de mio e-book "Mangiare senza ingrassare", come sempre disponibile su Amazon e in questo in offerta. Tutte ricette a basso indice glicemico, per i giorni di festa, che non vi faranno ingrassare neanche di un etto!

Ingredienti
140g di bulgur
250g di funghi pioppini freschi
Una fetta di formaggio a media stagionatura tipo Casera o Asiago per fare una manciata di cubetti 
Olio evo
Anacardi
Prezzemolo



Preparazione
Pulite i pioppini tagliando via la base cui sono attaccati e la porzione del gambo più dura. Staccateli delicatamente gli uni dagli altri e spazzolateli con una spazzola a setole morbide per rimuovere la terra. Sciacquateli in acqua tiepida per rimuovere ogni residuo.
In una padella mettete un filo d’olio e i gambi del prezzemolo a pezzetti di 2cm circa. Invece di buttarli, li usiamo per insaporire l’olio. Fateli rosolare per un minuto a fiamma media, finché non sentite il profumo del prezzemolo, toglieteli e buttate i pioppini in padella.
Lasciateli cuocere per una decina di minuti e spegnete il gas.
A parte, cuocete il bulgur in una pentola con acqua bollente (per 140g di bulgur serve almeno mezzo litro d’acqua). Cuocete a fiamma media per 5 minuti e scolate il bulgur.
Riaccendete il fuoco sotto la padella coi pioppini e aggiungete il bulgur, mescolate e lasciate sul fuoco per 2 o 3 minuti perché gli ingredienti si amalgamino bene. spegnete il fuoco, aggiungete il prezzemolo tritato, gli anacardi tritati grossolanamente e i dadini di formaggio.




Buon appetito!
#bulgur #funghipioppini #ricetteveloci #carboidratichenonfannoingrassare 

Per ogni vostra domanda, non esitate a contattarmi a kronoalimentazione@gmail.com

Un caro saluto a tutte e a tutti dal vostro dr. Michele Allegri


giovedì 26 aprile 2018

Fusilli alieni alle ortiche: non fanno ingrassare perché sono a basso indice glicemico!!

Care amiche, amici, bloggers e semplici curiosi,


continuiamo il nostro viaggio nelle primizie di primavera e continuiamo a parlare di erbe spontanee: oggi vediamo come le ortiche possano diventare la base per una ricetta fresca, veloce e a basso indice glicemico.
L’ ortica, infatti, oltre al fastidioso potere urticante, ha anche tante proprietà che la rendono una pianta medicinale e un ingrediente molto interessante in cucina.
Ricca di zinco e rame, va benissimo per remineralizzarci e rafforzare unghie e capelli, è una buona fonte di calcio e ferro e acido folico, è diuretica ed è ottima per favorire il transito intestinale e quindi la depurazione, che in primavera è molto importante.

Io ho potuto raccogliere le ortiche durante una passeggiata al lago, raccogliete solo le sommità prima che fioriscano e munitevi di guanti ben spessi (tipo quelli per lavare i piatti) sia mentre raccogliete sia quando poi lavate le foglie. Una volta sbollentate, perdono completamente le sostanze urticanti e si possono consumare senza problemi.
Le ortiche sono erbacee annuali o perenni che nascono spontanee più o meno ovunque, nei prati, sui cigli delle strade, nei boschi fino a 2000 m, abbiate però cura di raccoglierle lontano da strade trafficate ed evitate anche i prati frequentati da cani.

Il risotto alle ortiche è un grande classico ma questa volta avevo voglia di qualcosa di più fresco e così ho fatto un pesto e ci ho condito la pasta, ecco la ricetta.
Ingredienti per due persone
160g di fusilli integrali bio
100 g di ortiche fresche
Due cucchiai di ricotta fresca di latte vaccino o di capra
Olio evo
Un cucchiaio di pinoli o anacardi
Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi
Foglie di menta  a piacere)





Preparazione
Dopo la raccolta, lavate bene le ortiche lasciandole a bagno in acqua tiepida e due cucchiai di bicarbonato per dieci minuti poi risciacquate con cura con acqua fredda usando sempre i guanti.
Poi bisogna sbollentarle: basta immergerle per 3 minuti in acqua bollente e poi scolatele e passatele immediatamente sotto l’acqua freddissima in modo che mantengano un bel verde brillante.
Scolatele bene e mettetele in un bicchiere alto adatto al frullatore a immersione.
Aggiungete un filo d’olio evo, un cucchiaio di Parmigiano, un cucchiaio di anacardi non salati o di pinoli, frullate fino ad ottenere la consistenza di una salsa e tenete da parte. Non preoccupatevi se vi sembra liquida perché con la ricotta si addenserà al punto giusto.
Cuocete i fusilli integrali in acqua non salata, scolateli al dente e poi saltateli per un minuto in padella con la ricotta sbriciolata e la salsa di ortiche. Aggiungete un filo d’olio evo e una spolverata di Parmigiano. Qualche foglia di menta fresca sminuzzata aggiunge una nota fresca niente male.

Ed ecco il vostro piatto: Fusilli alieni alle ortiche. Dato il colore verde ( l'occhio vuole la sua parte) e il gusto non amaro, può essere un modo semplice per far mangiare le verdure ai vostri bambini


#primiziediprimavera  #ortiche   #pestodiortiche

Non mi resta che augurarvi buona appetito!!

Per ogni domanda non esitate a contattarmi a kronoalimentazione@gmail.com

martedì 3 aprile 2018

PRIMIZIE DI PRIMAVERA: I BRUSCANDOLI

Cari amici, bloggers e semplice curiosi,

la primavera sta arrivando e possiamo approfittare di una grande varietà di erbe e germogli di piante spontanee ricchi di gusto e interessanti proprietà nutrizionali.
Oggi vorrei parlarvi dei bruscandoli, gli apici nuovi del luppolo selvatico (Humulus lupulus), sì, proprio lo stesso luppolo che conferisce quel gusto deciso alla birra. Il luppolo cresce spontaneamente in prossimità di boschetti incolti, rovi e fossi, i germogli si raccolgono proprio ad aprile. I bruscandoli appaiono molto simili all’asparago selvatico, hanno una leggera nota amarognola, sono ottimi per depurarsi al cambio di stagione in quanto sono diuretici e blandamente lassativi. Sono molto utilizzati in Veneto soprattutto per frittate e risotti.
Io ho avuto la fortuna di trovarli al mercato e ci ho fatto un bel risotto, eccovi la ricetta per due persone.
Ingredienti
200g di riso Acquerello®
1 cipollotto di Tropea IGP
2 mazzetti di bruscandoli (80g circa)
Brodo vegetale bio senza glutammato o una carota, una costa di sedano e mezza cipolla.
Olio evo
Vino bianco fermo secco (due dita)
Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi

Per concludere il pasto:
1 cestino di fragole mature
1 arancio rosso di Sicilia IGP




Preparazione
Dopo l’acquisto, se non utilizzate immediatamente i bruscandoli, metteteli in un bicchiere con un po’ d’acqua fresca perché non perdano freschezza.
Lavateli bene sotto l’acqua corrente e poi sbollentateli: basta immergerli per 3 minuti in acqua bollente, poi tirateli su dalla pentola senza buttare l’acqua di cottura che utilizzerete per fare il brodo vegetale.
L’acqua di cottura sarà scura e vi servirà per fare un ottimo brodo vegetale ricco di sali minerali. Aggiungete quindi o due cucchiaini di brodo granulare bio senza glutammato o i tre ingredienti tipici del brodo vegetale (carota, sedano e cipolla).
Tagliate i bruscandoli a pezzetti di 1 o 2 cm e teneteli da parte.
In una padella d’acciaio versate l’olio evo in una quantità appena sufficiente a far rosolare il cipollotto di Tropea tagliato a pezzettini.
State attenti a farlo appena dorare e poi aggiungete il riso. 
Io ho usato questo specialissimo riso detto Acquerello, un riso invecchiato per un anno in silos refrigerati e poi reintegrati della loro gemma. È quindi un riso “bianco” ma più nutriente del normale riso brillato, è un presidio Slow Food ed è molto amato dagli chef.
Facciamo quindi rosolare il nostro riso con il cipollotto per un paio di minuti e poi sfumiamo con due dita di vino bianco secco.
Fate evaporare bene il vino e poi cominciate ad aggiungere il brodo fatto con l’acqua di cottura dei bruscandoli. Il riso deve sempre essere coperto dal brodo e, mi raccomando, evitate di mescolare di continuo ;-)
Il riso deve cuocere circa 19 minuti, aggiungete i bruscandoli verso fine cottura e incorporateli delicatamente.
Togliete la padella dal fuoco quando il riso è al dente, aggiungete un filo d’olio evo e una spolverata di Parmigiano 24 mesi. Fate riposare due minuti e servite.










Chiudete il pasto con una bella porzione di fragole e un arancio rosso di Sicilia IGP spremuto: un dessert a basso indice glicemico e con tanta vitamina C.

Buon appetito!!

dr. Michele Allegri

mercoledì 28 marzo 2018

LA DIETA DEI TEMPLARI

   



                                                               




Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

lo sapevate che i cavalieri dell’Ordine del Tempio hanno avuto un’aspettativa di vita lunga? Qual è stato il loro segreto, a parte invocare l’idolo Bafometto per avere da lui protezione da ogni tipo d’insidia e malattia?
Questo piccolo segreto stava in un’adeguata forma di nutrimento del corpo, un’alimentazione corretta, sana ed equilibrata, come diremmo oggi.
Seguendo la Regola Latina dell’Ordine, i cavalieri si nutrivano molto di pesce, allevato da loro,  assimilando in questo modo grandi quantità di Omega 3, un naturale antinfiammatorio che contribuisce al buon mantenimento dell’apparato cardio-vascolare. Oltre al pesce c’erano a tavola verdura e legumi con i quali facevano il pieno di proteine, di vitamine e sali minerali ma soprattutto di fibre, indispensabili per un corretto funzionamento dell’intestino, prevenendo malattie pericolose e potenzialmente letali.
Nonostante la dieta praticata in quell’epoca dalle classi agiate,  nobili  ed ecclesiastici del medioevo, basata sul consumo smodato di carne e di cacciagione, i Templari, pur essendo molto ricchi, poiché erano banchieri, mangiavano carne-ma non la cacciagione-solo tre volte alla settimana e solo di provenienza europea. Così facendo, evitavano di contrarre pericolose malattie che colpivano spesso papi e re, come la gotta per esempio.
L’igiene aveva un posto non secondario nella loro vita quotidiana. Si lavavano le mani prima di mangiare e pulivano bene le stoviglie e le tavole imbandite prima e dopo aver desinato.
Per quanto attiene alle bevande, i Templari bevevano vino rosso ma soprattutto vino di palma, che è a bassa gradazione alcolica, arricchito di  aloe, la pianta che “rigenera” i tessuti.
Nella loro acqua da bere poi non mancava mai un disinfettante naturale come il limone e/o l’arancia, apportando così  al loro organismo anche una certa quantità di vitamina C e di licopene, un potente antiossidante ed evitando così di avere un’altra grave malattia dell’epoca, lo scorbuto.

Infine, è bene non dimenticare che i Templari, appartenendo ad un Ordine militare, consideravano indispensabile l'allenamento fisico quotidiano, per esprimere al meglio la loro capacità di lotta in battaglia.

Così facendo il Gran Maestro Jacques De Molay arrivò alla veneranda età di 71 anni. Sicuramente sarebbe andato ben oltre  questo traguardo se non fosse incappato nell’ira di Papa Clemente V° che lo lasciò nelle mani del braccio secolare del re cristianissimo Filippo IV° il Bello ,che lo bruciò come eretico impenitente a Parigi, in pubblica piazza, il 18 Marzo del 1314.

Buona Pasqua 2018 a tutti!!